Fitoterapia: le piante e i prodotti naturali per dormire meglio


Quali sono le uniche piante e gli unici rimedi naturali che funzionano davvero per i disturbi del sonno? Ce lo spiega la Dott.ssa Maria Elena Setti, chimica farmaceutica e titolare del laboratorio erboristico e cosmetico Alchimia Natura.

Cos’è la fitoterapia?

La fitoterapia è il curarsi in modo naturale tramite l’utilizzo di piante officinali. I principi attivi delle piante possono essere assunti con diversi tipi di preparazione:

  • Tisane e decotti, in cui alcune parti della pianta, come fiori, foglie o radici, vengono messe in acqua bollente per alcuni minuti.
  • Tintura madre: si acquistano già pronte sotto forma di gocce e sono ottenute lasciando macerare la pianta in acqua e alcool per alcune settimane, in modo che vengano estratti tutti i principi attivi. E’ una preparazione molto più concentrata della tisana ed estrae un maggiore numero di principi attivi grazie all’alcool.
  • Estratto secco: è il concentrato dei principi attivi della pianta ed è spesso disponibile come compresse o polvere da sciogliere in acqua.

Quali sono le piante più efficaci per migliorare il sonno?

Non esiste una pianta migliore di tutte: la scelta dipende da come si manifesta il problema.

La lavanda è una pianta rilassante che aiuta a rasserenare l'animo. E’ particolarmente adatta a chi fa fatica ad addormentarsi a causa di troppi pensieri oppure perché sii fa prendere dall’ansia.
La lavanda di solito si assume come tisana, specialmente la sera prima di andare a letto e quasi mai da sola: spesso si mette nella tisana assieme ad altre erbe di cui parleremo tra poco.

Un altro modo per assumerla è tramite l’inalazione a secco dell’olio essenziale: cioè si mette una goccia di olio essenziale su un fazzoletto, poi si appoggia il fazzoletto al naso e si fanno profondi respiri inalando l’aroma della lavanda. In alternativa al fazzoletto se ne possono mettere poche gocce sul cuscino nel momento in cui si va a dormire.

Bisogna stare molto attenti a scegliere il giusto produttore di olio essenziale. Molte aziende estraggono l’olio essenziale dalla pianta usando solventi chimici e chiaramente inalare quei solventi non è affatto una buona cosa per la salute. Stessa cosa se la pianta non è stata coltivata in modo biologico: il rischio è quello di inalare i pesticidi. Quindi è bene accertarsi che l’olio essenziale sia stato estratto con metodi naturali, come la distillazione in corrente di vapore e, possibilmente, che sia proveniente da coltivazioni biologiche. Tutte queste informazioni devono essere scritte sull’etichetta del prodotto: qui puoi imparare come leggere l’etichetta.

Un’altra pianta molto utile per predisporre l’organismo al riposo è la melissa. La melissa è particolarmente adatta a chi è iperattivo e tende a svegliarsi di notte. Anche la melissa si può bere in tisana, oppure fare l’inalazione a secco dell’olio essenziale. In tisana spesso si beve assieme alla lavanda.

Sfatiamo invece il mito della camomilla. Si crede che la camomilla sia la regina delle piante rilassanti, ma non è completamente vero. La camomilla è più un ansiolitico e infatti contiene delle sostanze che vanno a competere con i recettori delle benzodiazepine. Quindi, per chi assume benzodiazepine per dormire o rilassarsi, la camomilla è assolutamente sconsigliata ed preferibile per esempio la lavanda o la melissa. Inoltre in alcuni soggetti la camomilla può avere l’effetto esattamente opposto a quello che ci si aspetta: stimolante! Non è così con tutti, ma può capitare, quindi meglio non rischiare e preferire piante che hanno un’azione certa su tutti.

Nel programma Notti Serene approfondiamo questi argomenti: sono presentate altre piante utili a favorire il sonno e la Dott.ssa Maria Elena Setti guida alla scelta delle piante e della forma di assunzione (tisana, tintura, estratto secco…) più adatta.

Ci sono precauzioni da seguire quando si assumono fitoterapici?

Si! Spesso si crede che, essendo semplici piante, i prodotti di fitoterapia siano del tutto innocui e privi di controindicazioni e se ne possano assumere grandi quantità senza avere effetti collaterali. Ma non è affatto così. Se ci pensi, anche la cannabis e l’oppio sono semplici piante, ma gli effetti e anche i danni che possono provocare sono enormi e noti a tutti.

I rimedi fitoterapici non sono “erbette”: occorre assumerli con le giuste accortezze, ad esempio tenendo presente che possono interferire con eventuali farmaci che si stanno assumendo, diminuendone l’assimilazione o aumentandone gli effetti collaterali. Prima di acquistare un integratore a base di erbe o un qualunque prodotto fitoterapico è opportuno chiedere consiglio all’erborista o al farmacista che le vende: occorre fargli presente tutti i farmaci che si stanno assumendo ed eventuali problemi fisici o patologie presenti in modo che possano indicare se i prodotti scelti sono compatibili con la propria condizione di salute.


L'AUTORE


Tommy Serafini

è un consulente in naturopatia scientifica, operatore e istruttore Shiatsu e del metodo di autocura Do-In, PNL Practitioner, autore del bestseller Anche stanotte non ho chiuso occhio!
Da sempre ricerca metodi scientifici per migliorare la condizione psicofisica, il benessere e la propria efficacia in ogni area della vita. Il sonno è una parte essenziale di questo processo e in questo sito presenta le più efficaci tecniche per migliorare il sonno e risolvere problemi di insonnia. Leggi la biografia e il curriculum.